TRAGEDIA DEL NORMAN ATLANTIC: PESANTI CONDANNE NEL PROCESSO PENALE DI PRIMO GRADO IN GRECIA

La sentenza

A distanza di oltre 6 anni dal disastro marittimo che ha visto coinvolto il traghetto Norman Atlantic la notte del 28 dicembre 2014 e che ha causato il decesso di 28 passeggeri (dei quali 19 venivano dichiarati dispersi), il Tribunale penale di primo grado del Pireo (Grecia) ha emesso la sentenza di condanna nei confronti di Georgios KATSANEVAKIS e Ioannis VARDINOGIANNIS, rispettivamente Presidente del Consiglio di Amministrazione e Amministratore delegato di ANEK LINES (noleggiatore del traghetto),  di Pavlos FANTAKIS, Primo Ufficiale in sovvranumero (SUPERCARGO) responsabile al controllo del carico, di Lazaros CHATZIAVRAMIDIS, commissario di bordo, di Dimosthenis SOTIROPOULOS allievo elettricista, di  Panagiotis STERGIOTIS, nostromo, e di cinque membri dell’equipaggio, tutti imputati dei reati di omicidio colposo, incendio con pericolo per persone e cose e disturbo del trasporto marittimo con pericolo per persone e cose.

 Le condanne

Queste le condanne inflitte agli imputati:

  • Georgios KATSANEVAKIS e Ioannis VARDINOGIANNIS: 16 anni di reclusione ciascuno, per  tutti i reati ascrittigli;
  • Pavlos FANTAKIS: 14 anni di reclusione per tutti i reati ascrittigli;
  • Lazaros CHATZIAVRAMIDIS: 6 anni di reclusione per omicidio colposo;
  • Panagiotis STERGIOTI: 5 anni  e 2 mesi di reclusione per illegale stivaggio dei veicoli.

Le pene sopra indicate sono state ridotte ex lege a 5 anni, che è la pena massima che un condannato deve scontare per reati colposi dopo l’ultima modifica del codice penale greco.

I 5 membri dell’equipaggio sono stati assolti.

Con ogni probabilità gli imputati condannati proporranno appello avverso la sentenza di primo grado; il secondo grado di giudizio potrebbe aver luogo entro la fine di quest’anno.

 La vicenda

La notte del 28 dicembre 2014, durante un viaggio tra Igoumenitsa (Grecia) ed Ancona, il traghetto Norman Atlantic, con a bordo 443 passeggeri, 56 membri dell’equipaggio e dei clandestini, subiva un gravissimo incendio nel Canale d’Otranto.

28 le vittime morte nella tragedia (9 deceduti e 19 dispersi) e numerose persone rimaste ferite; ingenti anche i danni riportati dai trasportatori.

Lo studio legale Bona Oliva e associati, insieme ai colleghi greci dello studio legale Pavlakis-Moschos & Associates (Atene, Pireo), ai colleghi italiani dello studio Ambrosio e Commodo, assiste nel processo penale ora in fase dibattimentale e nel processo civile – entrambi pendenti a Bari – alcune famiglie delle vittime e vari passeggeri.

La notizia è stata riportata su Il Fatto Quotidiano del 27.01.2021

Link articolo Fatto quotidiano

Il processo civile è stato instaurato non solo nei confronti di Anek e Visemar, ma anche avverso l’ente certificatore RINA ed i Cantieri Visentini.

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