Sul numero di aprile della rivista Il Corriere Giuridico (n. 4/2014) è stata pubblicata la nota di commento di Marco Bona alla pronuncia della Suprema corte (Cass. civ., Sez. III, 17 settembre 2013, n. 21255), intervenuta nella vicenda che ha visto contrapposte le due note società. Il titolo della nota rende atto della complessità della sentenza che ha toccato i temi più disparati: Tortious interference with business relationships, rimedio effettivo, ‘‘nuova’’ (ulteriormente affinata) causalità civile e danni punitivi. Nel commento Marco Bona illustra come la Cassazione abbia interpretato correttamente il proprio ruolo istituzionale, innanzitutto nel riferirsi al principio del rimedio effettivo e nel confermare la sussistenza del nesso di causa. Si evidenzia, inoltre, l’importanza di alcuni chiarimenti forniti dalla sentenza sul fronte della “nuova” causalità civile. Infine, si considerano le statuizioni rese in punto quantificazione dei danni, rilevandosi come senz’altro, nonostante l’ingente risarcimento accordato, non si sia dinanzi ad un’ipotesi di danno punitivo (categoria questa, comunque, meritevole di nuove riflessioni).
7 Maggio 2014