Sulla rivista telematica RIDARE della Giuffrè (www.ridare.it) è stato pubblicato il commento critico di Marco Bona alla sentenza della Corte costituzionale intervenuta sulla questione della legittimità dell’art. 139 del Codice delle Assicurazioni Private, che limita, per i soli danneggiati da sinistri stradali, il risarcimento del danno biologico da lesioni di lieve entità. Marco Bona contesta tale pronuncia per essere filo-assicurativa in quanto antepone gli interessi economici delle assicurazioni al diritto dei danneggiati ad un risarcimento integrale a tutela di loro diritti fondamentali quali salute e personalità. Per l’Autore è grave che la Consulta, anche con citazioni giurisprudenziali errate e tradendo sue precedenti sentenze, abbia aderito passivamente alla tesi per cui i diritti inviolabili delle vittime di sinistri stradali varrebbero meno dei diritti di altri danneggiati, essendo assurda e, comunque, irrilevante la motivazione per cui ciò servirebbe per calmierare i premi delle polizze r.c.a. A quest’ultimo riguardo Marco Bona rileva, tra l’altro, come non vi sia alcuna stretta correlazione tra premi e livello dei risarcimenti, essendo noto che i premi sono saliti a livelli stellari mentre le liquidazioni dei danni sono andate sempre di più verso livelli minimi. Marco Bona conclude il suo contributo evidenziando come, trattandosi di una sentenza di rigetto e basandosi su motivazioni errate, i giudici siano senz’altro legittimati a non seguirla.

 

 

 

30 Ottobre 2014