ntervistato su ilfattoquotidiano.it, Marco Bona ha criticato l’ultima bozza del ddl Concorrenza, laddove reca norme tali da limitare in modo significativo la tutela risarcitroria dei danneggiati da sinistri stradali: «Nessuna differenza tra governi Renzi, Letta, Monti e Berlusconi: tutti uguali, asserviti alle assicurazioni». Secondo Bona, il governo ancora una volta cerca di arginare la risarcibilità dei danni da lesioni micropermanenti, circoscrivendo le prove a disposizione dei danneggiati ad una sola, l’accertamento strumentale. Sennonché per questa via il Governo Renzi esige così dalle persone, che abbiano a subire distorsioni del rachide cervicale (il cd. “colpo di frusta“), accertamenti che nessun ospedale può permettersi di fare e che sono del tutto inutili ai fini terapeutici. Bona, inoltre, ha rilevato come il Governo, essendo da tempo decaduto dalla possibilità di emanare le tabelle per la valutazione delle le lesioni più gravi, miri con il ddl ad attribuirsi una nuova delega in bianco, preannunciandosi così un prossimo tentativo dell’Esecutivo di ridurre il livello dei risarcimenti. Nel ddl rispuntano anche limitazioni al numero di testimoni ammissibili in giudizio ed al ricorso a carrozzerie non convenzionate. Per l’avvocato Marco Bona anche queste sono norme «inaccettabili», che, con il pretesto di arginare le truffe assicurative, colpiscono ingiustamente anche i danneggiati onesti.
3 Febbraio 2015