Il 23 ottobre si è aperta l’udienza preliminare del procedimento sulla tragedia di Piazza San Carlo a Torino, occorsa il 3 giugno 2017 durante la proiezione all’aperto della finale di Champions League tra Juventus e Real Madrid. Sono 15 gli imputati chiamati dai pubblici ministeri a rispondere di gravi reati (omicidio, lesioni e disastro colposi). L’Avv. Marco Bona, che già annovera importanti esperienze in cause risarcitorie relative a tragedie su larga scala (Costa Condordia, Viareggio, Norman Atlantic, Val Venosta, tragedia dello stabilimento torinese della Thyssenkrupp), partecipa al procedimento quale difensore di una delle parti offese. Nel frattempo l’Avv. Bona sta coltivando anche iniziative sul versante civilistico, atteso che la documentazione sin qui emersa evidenzia senza dubbi di sorta come la macchina organizzatrice dell’evento sia risultata oltremodo carente ed inadeguata non solo a garantire lo svolgimento della manifestazione in sicurezza all’interno della piazza, ma anche il deflusso, sempre in sicurezza, delle persone fuori dalla zona dell’evento. Le responsabilità civili di Comune di Torino, ente Turismo Torino e Ministero dell’Interno (che risponde per l’operato della Questura, della Prefettura, della Polizia di Stato e del Corpo dei Vigili del Fuoco) risultano confermate innanzitutto dalla tragedia stessa. Sul piano della quantificazione dei danni per l’Avv. Bona il problema più spinoso sarà il risarcimento dei danni morali a prescindere dalla liquidazione dei pregiudizi strettamente biologici: «Se si seguissero precedenti come quelli resi nel caso dei procedimenti penali per il naufragio della Costa Concordia o per la tragedia torinese della Thyssenkrupp, il danno morale avrebbe un suo ruolo autonomo, come sarebbe giusto per i danneggiati di Piazza San Carlo».