Il 4 luglio 2017 il Parlamento Europeo ha adottato a larghissima maggioranza la Risoluzione recante raccomandazioni alla Commissione concernenti i termini di prescrizione per gli incidenti stradali (2015/2087(INL)). Con questo importante documento il Parlamento invita la Commissione UE ad intervenire sui termini di prescrizione in materia di incidenti stradali transnazionali al fine di agevolare la tutela dei danneggiati all’estero. Esempio di un sinistro di questo tipo è quello che può occorrere ad un italiano in vacanza o per lavoro in un altro Stato dell’Unione europea, il quale riporti danni quale conducente o passeggero di un veicolo, o quale pedone. L’allegato alla risoluzione del Parlamento contiene un vero e proprio progetto di proposta di direttiva, che, fra l’altro, prevede un termine di prescrizione minimo di quattro anni a partire dal momento in cui il danneggiato è venuto a conoscenza o avrebbe dovuto essere a conoscenza della portata del suo danno, della perdita o dei danni e dell’identità del responsabile. Inoltre, si prevede che l’avvio di trattative con l’assicurazione del responsabile sospende il decorso della prescrizione, riprendendo a correre soltanto all’esito negativo di queste e, comunque, con un successivo termine minimo di sei mesi per l’instaurazione del giudizio. Tali misure andrebbero a correggere le attuali incertezze e ingiustizie che derivano dall’assenza di una normativa uniforme. La risoluzione è motivo di soddisfazione per lo studio MB.O. Infatti, le raccomandazioni del Parlamento Europeo riprendono alla lettera le indicazioni fornite da Marco Bona insieme alla Professoressa Jenny Papettas dell’Università di Birmingham in un loro studio comparatistico del giugno 2016, redatto proprio su incarico della Commissione Giustizia del Parlamento Europeo.
14 Settembre 2017