Il nostro studio Bona Oliva e Associati (MB.O) insieme ai colleghi dello studio Ambrosio & Commodo (A&C), entrambi membri del Global Justice Network, sono impegnati nella tutela di diversi possessori di auto diesel del Gruppo Volkswagen, interessate dallo scandalo “dieselgate“ che in queste settimane è emerso sulle prime pagine dei giornali. I due studi lavorano al caso con gli altri studi del GJN che in queste settimane stanno promuovendo iniziative legali (di classe, di gruppo) in tutto il mondo. Gli studi USA membri del network sono stati tra i primi a notificare class actionnegli Stati Uniti a fine settembre; lo studio franco-spagnolo BCV ha notificato la prima iniziativa legale in Spagna agli inizi di ottobre (un procedimento di mediazione); a questa è seguita la prima iniziativa giudiziaria in Brasile. In Italia MB.O e A&C hanno avviato due procedimenti di mediazione (uno a Cuneo ed uno a Torino) per addivenire quanto prima a dei chiarimenti da parte del gruppo VW. I due studi stanno conducendo approfondite indagini per chiarire i danni che hanno ed andranno a subire i consumatori, ciò in vista di future azioni di gruppo. «E’ indubbio» – dichiara l’Avv. Marco Bona – «che al di là dei pregiudizi di carattere economico, vi sia un danno morale che i proprietari di vetture hanno subito per aver appreso dell’installazione del software illegale e di aver contribuito all’inquinamento atmosferico». La questione dei danni, comunque, riguarda non soltanto le emissioni inquinanti ma anche i maggiori consumi che potrebbero essersi accumulati negli anni e mesi passati, nonché il possibile deprezzamento dei mezzi dopo che le officine del Gruppo avranno modificato le centraline col software manipolativo, con possibili alterazioni di potenza o fruibilità del motore. Rispetto alla recente class action instaurata a Venezia da alcune associazioni dei consumatori i due studi legali, che comunque interverranno in questa iniziativa processuale con un loro atto congiunto, tengono a sottolineare come per tutelarsi al meglio non sia necessario passare attraverso tale azione: chi desidera coltivare i propri diritti può percorrere altre strade. In particolare, può intentare una causa da solo o preferibilmente, insieme ad altri consumatori, partecipare ad una “azione di gruppo”, che, a differenza della class action, permette di presentare richieste “personalizzate” e di agire presso il foro di residenza. Tali azioni di gruppo possono riguardare anche aziende e professionisti, esclusi, in quanto non “consumatori”, dall’azione di classe veneta. MB.O e A&C hanno dato vita ad un sito web dedicato agli automobilisti: www.emissionidiesel.com. Accedendo a questo sito si potrà compilare online una scheda per sottoporre il proprio caso. Un primo consiglio utile: non firmare alcuna rinuncia ad azioni legali o documento non chiaro che le concessionarie dovessero presentare al momento della convocazione in officina per l’annunciata campagna di richiami.
14 Ottobre 2015