Rc Auto, la Consulta: “Tutela risarcimento lesioni è già incisiva e sicura”. Questo il titolo dell’articolo pubblicato su www.ilfattoquotidiano.it il 20 ottobre 2014. Con la sentenza n. 234 del 16 ottobre 2014 la Corte costituzionale ha respinto le eccezioni di costituzionalità sollevate da alcuni tribunali e giudici di pace sull’art. 139 del Codice delle Assicurazioni Private. Tali giudici, ricorrendo alla Consulta, avevano censurato questa norma in quanto tale da limitare il diritto dei danneggiati da sinistri stradali a risarcimenti integrali per i danni alla persona da lesioni di modesta entità. Intervistato, Marco Bona ha così criticato la pronuncia della Consulta: «Sposata ogni teoria portata avanti dagli avvocati delle assicurazioni […] La Corte ha ignorato del tutto ogni argomento addotto dalla dottrina “libera” e dagli avvocati del danneggiato cosí come dai giudice di pace che si sono rivolti ad essa. […] Una sentenza partigiana che sembra scritta direttamente da Ania e compagnie». «Per la Corte le assicurazioni sono delle imprese votate alla solidarietà sociale e può operarsi un bilanciamento tra i loro interessi economici ed i diritti fondamentali delle persone. Il tutto perché altrimenti aumenterebbero i premi, cosa che peraltro hanno continuato a fare in tutti questi anni continuando a ricevere regali di ogni sorta e tipo. […] Il principio è assurdo. Se un soggetto deve pagare un danno ma può minacciare ritorsioni nella forma di un aumento di premi o di un incremento dei costi dei servizi allora ha diritto a pagare di meno. Altra assurdità è che il responsabile civile, chi ha prodotto il danno, non può vantare queste scuse. Ma allora perché deve beneficiare di questo sconto?». Nonostante questa sentenza della Corte costituzionale, lo studio MB.O continuerà la sua battaglia contro queste norme che, affermando la supremazia degli interessi economici dei “poteri forti” sul diritto, impediscono ai danneggiati di accedere ad una tutela integrale.
24 Ottobre 2014